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Più di 200.000 euro dai monarchici per le vittime dello tsunami

DUECENTOMILA EURO DAI MONARCHICI PER LE VITTIME DELLO TSUNAMI (aj-com.net) - Il 28 dicembre 1908 un terremoto provocò circa 100.000 vittime sulle coste di Messina e di Reggio Calabria. Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena partirono immediatamente da Roma per la Sicilia. La «Regina della Carità», così definita da Papa Pio XII, si adoperò con abnegazione e coraggio per alleviare le sofferenze della popolazione. Coadiuvata dal Consorte, la Sovrana si prodigò sui luoghi del disastro, soccorrendo le vittime e contribuendo in prima persona a salvare molte vite. Volle anche la creazione di un «Villaggio» per i terremotati e, per anni, si occupò delle vittime, in particolare degli orfani. Messina le eresse un monumento nel 1960. Il maremoto asiatico dello scorso 26 dicembre ha sconvolto intere regioni, mietendo numerosissime vittime. Una catastrofe che ha colpito paesi già poveri ed ora ancor più bisognosi d’aiuto. L’Associazione Internazionale Regina Elena (AIRH), costituita nel 1985 allo scopo di perpetuare lo spirito di carità della Sovrana, ultima Regina a ricevere, nel 1937, dal Santo Padre la “Rosa d’Oro della Cristianità”, è presente in 56 paesi e la sua struttura capillarizzata le ha consentito di intervenire tempestivamente in occasione di altre catastrofi: dall’alluvione di Alessandria al terremoto in Umbria e nelle Marche, dallo smottamento di Sarno e Quindici al terremoto in Turchia, oltre che per i profughi kossovari in Montenegro e per il lutto a San Giuliano di Puglia. Per non parlare degli aiuti umanitari inviati in Afghanistan, in Bosnia, in Iraq e nel Kossovo, grazie alla collaborazione delle nostre Forze Armate. Negli ultimi 18 mesi, l’AIRH ha effettivamente recapitato aiuti per circa 1,7 milioni di euro. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si tiene conto del fatto che questo sodalizio è totalmente privato e non gode di alcun sostegno statale. Tutti gli interventi umanitari dell’associazione sono documentati, per opportuna informazione dei benefattori, ai quali viene rilasciata una ricevuta per ogni versamento. I fondi inviati per un intervento particolare sono sempre ed integralmente utilizzati per quello e non per altre finalità. Uno dei fiori all’occhiello di questo sodalizio è la bassissima quota di spese di funzionamento: grazie alla generosità dei soci e dei simpatizzanti, solo lo 0,17% delle offerte viene impiegato per l’organizzazione. Più del 99% di quanto viene raccolto giunge effettivamente a destinazione, a beneficio dei più deboli. L’associazione è presente anche in India e Thailandia e ha intessuto una rete di legami in Sri Lanka. Ha potuto così intervenire immediatamente a favore delle popolazioni colpite dal maremoto del 26 dicembre scorso, grazie ai suoi delegati, soci ed amici che sono sul posto. Dalle loro relazioni si capì fin da subito quali fossero le difficoltà a raggiungere le zone disastrate, il cui bilancio di morte ha continuato purtroppo a salire. Oltre a un intervento diretto nel Tamil Nadu e nella costa occidentale del sud della Thailandia, l’AIRH ha promosso, lo stesso giorno della tragedia, una sottoscrizione pubblica, alla quale hanno aderito prontamente il Movimento Monarchico Italiano e l’associazione culturale «Tricolore». La sottoscrizione è ancora aperta perché, al di là dell’interesse, sempre minore, manifestato dai maggiori organi d’informazione, le popolazioni di quei luoghi hanno ancora tanto bisogno d’aiuto. Chi desiderasse contribuire può farlo versando la sua offerta sul C.C.P. nro. 000012071411 - ABI 07601 - CAB 12900, intestato a: «Delegazione Italiana Association Internazionale Reine Hélène», causale: «Terremoto in Asi»”. Secondo prassi consolidata, una ricevuta sarà inviata a tutti. Il primo risultato raggiunto dalla sottoscrizione pubblica, ammontante a 23.323 euro, si è sostanziato in mezza tonnellata di prodotti sanitari di prima urgenza, consegnati il 14 febbraio direttamente sui luoghi del disastro dal Cappellano Nazionale degli srilankesi in Italia e Coordinatore della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka. Come previsto sin dall’inizio, questi aiuti sono stati integralmente affidati dal Rev. Padre Neville Joe Perera all’Arcivescovo di Colombo, S.E.R. Mons. Oswald Gomis, e sono stati devoluti interamente a favore delle famiglie colpite dal maremoto. Fra pochi giorni si concluderà la seconda fase, con una fornitura di aiuti sanitari per un valore complessivo di circa 180.000 euro. Le offerte sono pervenute da località diversissime, anche dagli U.S.A., e la sottoscrizione è stata anche segnalata in Australia, su uno dei più importanti e frequentati siti internet. Le offerte più cospicue sono pervenute dalle seguenti regioni italiane: Lombardia (26,1%), Piemonte (14,9%), Triveneto (14,9%), Campania (14,4%), Emilia Romagna (10,4%) e Toscana (8,9%). A ogni donatore è stata inviata una lettera di ringraziamento con una ricevuta. (aj-com.net)