«Punto.Com», era un’iniziativa geniale, un quotidiano perfettamente confezionato, un giornale originale, di cui oggi si sente la mancanza. Nel 2005 il quotidiano dedicava un articolo ad AJCOM che, con il nuovo servizio "dispaccio telematico", diventava così il primo ufficio stampa web per imprese, enti e professionisti.
La storia di «Punto.Com», che in origine si chiamava «.Com» inizia il 14 febbraio 2001 con l’obiettivo di parlare di nuova e vecchia comunicazione: Internet, media classici, comunicazione di impresa e politica, editoria, televisione, pubblicità, relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, radio e cinema.
Il primo direttore del quotidiano è stato Marco Barbieri, ex giornalista del «Il Sole 24 ore» e di «Mondo Economico». La società editrice era in un primo momento la «Punto Com», i cui amministratori erano Gianni Peci (fondatore di Nomisma) che presiedeva il cda, Mauro Miccio, Gino Pennacchi, Dario Segre, Giandomenico Trombetta.
Dal 18 settembre 2002 cambia la testata e si rinnova la veste grafica: il quotidiano diventa «Punto.com». E, soprattutto, cambia la gestione: il nuovo «Punto.Com» si avvale infatti per la pubblicità della concessionaria «Centunesima», che fa capo alla HDC di Luigi Crespi, il sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi e poi della Rai, che ha il 25% con opzione al 51%.
Successivamente, Marco Barbieri lascia la direzione e lo sostituisce, fino alla chiusura, Emanuele Bruno. Il gruppo HDC, al quale fanno capo anche le società di ricerca Datamedia, Cirm, Directa e World Research, nonché le società editrici «Il Nuovo.it», «Puntocom» ed «Editing», poteva esercitare l”opzione sul 51% del quotidiano entro dicembre 2002, ma non lo ha fatto.
Alla fine del 2002 il Gruppo aveva un fatturato di 60 milioni di euro e 540 dipendenti, contro i 156 del 2001.